Per gli autoctoni non servono raccomandazioni perchè pilastro delle festività dei morti/santi (consiglio di consumare tale pietanza dietetica nella giornata di domenica per evitare collassi/infarti/indigestioni in campo lunedì sera).
"Cassoeula" usando per il suono "ö" la grafia "oue" così come codificato nelle maggior parti delle grammatiche milanesi.
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RICETTA PER 6 PERSONE :
1.500 g. verze
800 g. costine di maiale
250 g. cotenne di maiale pulite, raschiate e lavate
1-2 verzini a persona (ovvero salamini da verza in mancanza o ancora meglio in aggiunta 300 g. luganega o salsiccia)
2 piedini di maiale puliti, raschiati e lavati
1 orecchia di maiale pulita, raschiata e lavata
(1 musetto di maiale)
(codino del maiale)
200 g. carote
200 g. sedano
100 g. cipolla
50 g. di Burro
(un bicchiere vino bianco secco)
brodo di carne
sale,
(pepe) quanto basta
Far bollire per circa un'ora, in una pentola con acqua bollente, i piedini di maiale tagliati a metà, le cotenne e le orecchie (Facoltativo: serve per sgrassare il maiale, se volete un piatto più o meno grasso diminuite o aumentate la durata di questa operazione).
In un casseruola grande, a fuoco lento, mettere il burro e far soffriggere la cipolla affettata, aggiungere le costine di maiale, l'orecchie e le cotenne tagliate a piccole strisce. Cuocere facendo rosolare bene a fuoco vivace le carni. Aggiungere sedano e carote, versare il vino bianco e farlo sfumare. Aggiungere un mestolo di brodo, mettere il sale (volendo il pepe) e rimescolare il tutto. Mettere il coperchio e lasciare sul fuoco molto basso per almeno un'ora controllando che non si attacchi al fondo (nel caso aggiungere altro brodo).
Intanto pulire la verza, tagliarla a pezzi grossolanamente e cuocerla a fuoco basso in una pentola coperta con pochissima acqua finche non appassisce (5-10 minuti). Metterla quindi nella casseruola delle carni insieme alla luganega tagliata a pezzi ed ai verzini interi. Mettere il coperchio e far cuocere a fuoco moderato per altri 30 o 45 minuti controllando che non si attacchi al fondo.
Provvedere ogni tanto a rimuovere il grasso in superficie.
Servire ben caldo con la polenta e un buon vino rosso mosso ma non abboccato (es. Barbera del Monferrato).