domenica 16 gennaio 2011

Convocazioni per il 17 gennaio 2011


Secondo Radiopalude la prima uscita dell'anno è stata più umida del solito, spero solo che vi siano passati i reumatismi di 7 giorni fa ...

Prima di scaldarsi le ossa e bruciare la barba a Sant'Antonio i seguenti mastri fuocai sono convocati presso l'oasi di Bonirola:


1. Ale
2. Giuseppe
3. Davide A.
4. Pasquale
5. Davide B.
6. Andrea
7. Paolo
8. Alex
9. Matteo
10. Giorgio








Persisto nell'indottrinamento dei non autoctoni postando la seguente spiegazione:
Il falò di Sant'Antonio è una tradizione contadina per perpetuare una antichissima usanza legata ai riti della fertilità e ai sacrifici delle feste pagane. Bruciare rami secchi significa infatti eliminare le scorie, cancellare il passato e ricominciare, invocando la benedizione sulla nascita della nuova natura; non è un caso che i falò si accendano a Sant'Antonio, quando l'anno è appena iniziato. Il fuoco ha anche funzione purificatrice e fecondatrice, come tutti i fuochi che segnavano il passaggio dall’inverno alla imminente primavera. Le ceneri poi raccolte nei bracieri casalinghi di una volta, servivano a riscaldare la casa.
Il Santo, l'Abate Antonio, eremita vissuto in Egitto nel IV secolo, è associato al fuoco in virtù di un'antica leggenda: avrebbe infatti sfidato le fiamme dell'inferno per salvare le anime dei peccatori. Gli è posto vicino anche il maiale, animale poi allevato nei conventi antoniani per l'uso di curare con il suo grasso l'Herpes Zoster, il temibile "fuoco di Sant'Antonio". In tempi ormai lontani, essendo Sant'Antonio abate protettore degli animali di fattoria, il 17 gennaio si benedicevano le stalle e in quella notte magica gli animali - si diceva - parlavano tra loro...


Il vice vice Sindaco del paese che voi sapete ci ha inviatato ad unirci alla sua Comunità nel dopogara: salamella e vin brulè, per una volta, sostituiranno il classico happy meal ! 


Nessun commento:

Posta un commento